COMANDAMENTO N.1/2017 – Arrival di Denis Villeneuve

“La conversazione”

Arrival è un film meraviglioso. Che appare come un credibile sequel di “Enemy” e come l’altra faccia di “Sicario”.
Ed ancora una volta Villeneuve si diverte a giocare con il genere e a cambiare “ambiente” in cui lavorare. Ricordandoci poi che il suo prossimo lavoro è nientemeno che “Blade Runner 2049”.
La storia è alquanto semplice e neanche così originale, ma il regista canadese mette in gioco tutta (o almeno molta) la sua autorialità e la sua esperienza, facendo proprio il racconto a cui il film si ispira (Story of your life di Ted Chiang) e non dimenticatosi mai di intrattenere il pubblico.
Il suo è un film molto serio e che si prende molto sul serio. E a ragione: la sua verosimiglianza, la fiducia che riesce a guadagnarsi e l’eleganza con cui il racconto è messo in immagini riesce a spiazzare e a stupire in diverse occasioni, tanto da portare chi visiona a perdersi nel vortice degli eventi che si susseguono abbastanza cronologicamente per poi miscelarsi a livelli temporali diversi.
Ha indubbiamente un paio di sbavature: fortunatamente nulla che lo possa rendere instabile, ma che fa pensare al film come a una straordinaria prova tecnica di quello che sarà il sequel del celeberrimo film di Ridley Scott uscito oltre trent’anni fa nelle sale.

E dunque, in ogni caso, tutti al cinema per il nuovo Villeneuve.

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